Federico Lugaresi ha fatto due più due. In pratica ha sommato la passione per il gin al carattere vibrante, speziato, della terra di Romagna. Il risultato è tutt’altro che ovvio: è Gin Primo. Primo perché il gin, per Federico, è come il primogenito a cui dai tutto. E poi perché è il primo gin a usare il sale come Botanica. Vuoi mettere brindare con il profumo del mare?
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Il resto è un amalgama sapiente che premia solo l’essenziale, sotto forma di Botaniche:
la lavanda, nota estiva che omaggia il patrono di Cesena il 24 giugno; la santolina, punta di amaro di cui non puoi fare a meno; l’erba luigia (o cedrina) che porta gli agrumi in bocca. E l’attore principale: il ginepro.
Federico ha ascoltato il cuore. Così in quel due più due è nato qualcosa di “giniale”.
Il nome “Primo” deriva da un’usanza romagnola di chiamare con questo nome il primogenito maschio.
Così è nata l’idea, grazie a mia moglie, di chiamarlo Primo. Anche perché, è il primo gin ad aver utilizzato il sale come “botanica”.
L’acquerello che è diventato etichetta di tutta la linea Gin Primo è stato disegnato dalla nota illustratrice romagnola Monica Zani.
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